23 Ocak 2013 Çarşamba

ARISTOFONE


LA COMMEDIA ANTICA: ARISTOFANE
Struttura commedia antica
La commedia nasce cinquant'anni dopo la tragedia, ma si afferma solo quando essa è già decaduta.
 Si divide in 5 parti:
§  prologo
§  parodos  (l'ingresso nel coro)
§  AGONE, (contrasto tra due personaggi, inizia narrazione)
§  PARABASI (coro si schiera davanti agli spettatori)
§  esodo  (canto di uscita del coro)
La commedia, a differenza della tragedia che si occupa del mito, ha maggiore vitalità perché prende spunto da argomenti quotidiani. I contenuti sono pressoché politici e durante la commedia, esattamente nella parabasi, gli attori si toglievano i costumi e cominciavano a dialogare con gli spettatori, cercando di coinvolgerli.
Chi è Aristofane?
Unico autore della commedia antica di cui ci sono rimaste 11 opere.
Caratteristiche
*        Discorso politico molto importante nelle sue commedie, vi è un aspra critica nei confronti della guerra, della litigiosità ateniese e delle nuova cultura portata dai sofisti.
Tipo di teatro comico basato sulla satira, ridicolizza politica del tempo e attualità.

1° LA SATIRA
Le nuvole
Un vecchio contadino è perseguitato dai creditori a causa dei soldi che suo figlio ha dilapidato alle corse dei cavalli; pensa allora di mandare il figlio alla scuola di Socrate, che insegna come prevalere in ogni scontro dialettico, anche se in posizione di evidente torto. Il padre si reca alla scuola per vedere com’è e incontra Socrate in contemplazione delle nuove divinità: le nuvole. Fidippide, incuriosito dai racconti del padre, decide infine di andare a visitare il pensatoio e quando arriva assiste al dibattito  AGONE tra il Discorso Migliore (valori antichi) e il Discorso Peggiore (valori egoistici) che ha la meglio. Il figlio impara la lezione e inizia a picchiare il padre convincendolo che è nel giusto. Infine il vecchio furioso brucia la scuola.
Satira sulla nuova cultura,
aspra critica alla filosofia socratica (relatività della giustizia, verità sta nella dialettica)

Acarnesi
Cavalieri Satira su Cleone, il sostenitore degli strati bassi
Vespe Presa in giro dei tribunali

2°LA COMMEDIA UTOPISTICA (satira in luoghi immaginari)
Uccelli
Due ateniesi disgustati dal comportamento dei loro concittadini, decidono di lasciare la città per cercarne un’altra dove poter vivere in pace. Vogliono fondare insieme agli uccelli una città tra la terra e il cielo.
Gli uccelli dichiarano allora guerra agli dei, ed intercettando i fumi dei sacrifici offerti dagli uomini, riducono gli dei stessi alla fame. Al contempo, gli uomini accettano di venerare gli uccelli come le loro nuove divinità.
Costruzione della città su modello di Atene, ovvero Atene in origine, VI sec, era in preda alla tirannia e per questo era tanto odiata. Ora invece gli stessi cittadini si comportano come tiranni.
Lisistrata
Lisistrata convoca numerose donne di Atene ed altre città. A causa della guerra del Peloponneso, infatti, gli uomini delle poleis greche sono perennemente impegnati nell'esercito e non hanno più il tempo di stare con le loro famiglie. Lisistrata propone allora alle altre donne di fare uno sciopero del sesso: finché gli uomini non firmeranno la pace, esse si rifiuteranno di avere rapporti sessuali con loro. Viene stabilita la pace.
In un tripudio di danze e banchetti si celebra il ritorno delle donne dai loro mariti.
Ribaltamento dell’ordine sociale

Ecclesiazuse
Donne decidono che gli uomini per sorteggio devono avere rapporti sessuali prima con donne brutte e poi belle

Pluto ULTIMA OPERA!
Il protagonista è un anziano cittadino di Atene, il povero, ma onesto Cremilo, Secondo la sentenza di un oracolo è destinato a incontrare il dio Pluto, dio della ricchezza.
Opera che si distacca completamente dalle precedenti, il coro non rappresenta la comunità che è profondamente cambiata
Rane
Dioniso decide di raggiungere l’Ade per riportare in vita Euripide. Tanto Sofocle quanto Euripide, infatti, sono ormai morti e i tragediografi più giovani non hanno la stessa creatività e lo stesso genio. Di conseguenza, riportare Euripide in vita è l’unico modo per salvare la tragedia dal declino. Dioniso descritto come essere umano (si spaventa, si piscia addosso).
Euripide viene finalmente trovato, mentre è nel mezzo di un litigio con Eschilo a proposito di chi meriti di sedere sul trono di miglior tragediografo di tutti i tempi: ognuno dei due si ritiene il migliore. Comincia allora una gara, con Dioniso come giudice: i due autori citano a turno versi delle loro tragedie, e tentano di sminuire quelli del contendente. Eschilo esce vincitore da questa gara, ma a quel punto Dioniso non sa più chi sia meglio riportare in vita.
Decide infine che sceglierà l’autore che darà il miglior consiglio su come salvare Atene dal declino. Euripide dà una risposta generica e poco comprensibile (“Se adesso va tutto male, forse facendo tutto il contrario ce la caveremo”),[2] mentre Eschilo dà un consiglio più pratico (“Le navi sono le vere risorse”),[3] sicché Dioniso decide di riportare in vita quest’ultimo. Prima di andare, Eschilo cede il trono di miglior tragediografo a Sofocle, raccomandandogli di non lasciarlo mai ad Euripide.
Prima grande opera di meta teatro, ovvero critica teatrale.
La scelta del teatro utile al cittadino di Eschilo rimanda al messaggio di Aristofane di ritornare ad un teatro impegnato (NON VIENE ASCOLTATO)

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