LA COMMEDIA ANTICA: ARISTOFANE
Struttura
commedia antica
Si divide in 5 parti:
La commedia, a differenza della
tragedia che si occupa del mito, ha maggiore vitalità perché prende spunto da argomenti
quotidiani. I contenuti sono pressoché politici e durante la commedia, esattamente
nella parabasi, gli attori si toglievano i costumi e cominciavano a dialogare
con gli spettatori, cercando di coinvolgerli.
Chi è Aristofane?
Unico autore della commedia antica di
cui ci sono rimaste 11 opere.
Caratteristiche
*
Discorso
politico molto importante nelle sue commedie,
vi è un aspra critica nei confronti della guerra, della litigiosità ateniese e
delle nuova cultura portata dai sofisti.
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Tipo
di teatro comico basato sulla satira, ridicolizza
politica del tempo e attualità.
1° LA SATIRA
Le nuvole
Un vecchio contadino è perseguitato dai creditori a causa dei soldi che suo figlio ha dilapidato alle corse
dei cavalli; pensa allora di mandare il figlio alla scuola di Socrate, che insegna come prevalere in ogni scontro
dialettico, anche se in posizione di evidente torto. Il padre si reca alla
scuola per vedere com’è e incontra Socrate in contemplazione delle nuove
divinità: le nuvole. Fidippide, incuriosito dai racconti del padre, decide
infine di andare a visitare il pensatoio e quando arriva assiste al dibattito AGONE tra il Discorso Migliore (valori antichi) e il Discorso
Peggiore (valori egoistici) che ha la meglio. Il figlio impara la lezione e
inizia a picchiare il padre convincendolo che è nel giusto. Infine il vecchio
furioso brucia la scuola.
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Satira sulla
nuova cultura,
aspra critica
alla filosofia socratica (relatività della giustizia, verità sta nella
dialettica)
Acarnesi
Cavalieri Satira su Cleone, il
sostenitore degli strati bassi
Vespe Presa in giro dei
tribunali
2°LA COMMEDIA UTOPISTICA
(satira in luoghi immaginari)
Uccelli
Due ateniesi disgustati dal comportamento dei loro
concittadini, decidono di lasciare la città per cercarne un’altra dove poter
vivere in pace. Vogliono fondare insieme
agli uccelli una città tra la terra e il cielo.
Gli uccelli dichiarano
allora guerra agli dei, ed intercettando i fumi dei sacrifici offerti dagli
uomini, riducono gli dei stessi alla fame. Al contempo, gli uomini accettano di
venerare gli uccelli come le loro nuove divinità.
↓
Costruzione della città su modello di Atene, ovvero Atene in
origine, VI sec, era in preda alla tirannia e per questo era tanto odiata. Ora
invece gli stessi cittadini si comportano come tiranni.
Lisistrata
Lisistrata
convoca numerose donne di Atene ed altre città. A causa della guerra del Peloponneso,
infatti, gli uomini delle poleis greche sono perennemente impegnati
nell'esercito e non hanno più il tempo di stare con le loro famiglie.
Lisistrata propone allora alle altre donne di fare uno sciopero del sesso: finché gli uomini non firmeranno la pace, esse
si rifiuteranno di avere rapporti sessuali con loro. Viene stabilita la pace.
In un
tripudio di danze e banchetti si celebra il ritorno delle donne dai loro
mariti.
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Ribaltamento dell’ordine sociale
Ecclesiazuse
Donne decidono che gli uomini per sorteggio devono avere rapporti
sessuali prima con donne brutte e poi belle
Pluto ULTIMA OPERA!
Il protagonista è un anziano cittadino di Atene,
il povero, ma onesto Cremilo, Secondo la sentenza di un oracolo è destinato a
incontrare il dio Pluto, dio della
ricchezza.
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Opera che si distacca completamente dalle precedenti, il coro non
rappresenta la comunità che è profondamente cambiata
Rane
Dioniso
decide di raggiungere l’Ade per
riportare in vita Euripide. Tanto Sofocle quanto Euripide, infatti,
sono ormai morti e i tragediografi più giovani non hanno la
stessa creatività e lo stesso genio. Di conseguenza, riportare Euripide in vita
è l’unico modo per salvare la tragedia dal declino. Dioniso descritto come
essere umano (si spaventa, si piscia addosso).
Euripide viene finalmente trovato,
mentre è nel mezzo di un litigio con Eschilo a proposito di chi meriti di
sedere sul trono di miglior tragediografo di tutti i tempi: ognuno dei due si ritiene
il migliore. Comincia allora una gara,
con Dioniso come giudice: i due autori citano a turno versi delle loro
tragedie, e tentano di sminuire quelli del contendente. Eschilo esce vincitore da questa gara, ma a quel punto Dioniso non
sa più chi sia meglio riportare in vita.
Decide infine che sceglierà l’autore
che darà il miglior consiglio su come
salvare Atene dal declino. Euripide dà una risposta generica e poco
comprensibile (“Se adesso va tutto male, forse facendo tutto il contrario ce
la caveremo”),[2] mentre
Eschilo dà un consiglio
più pratico (“Le navi sono le
vere risorse”),[3] sicché Dioniso decide di
riportare in vita quest’ultimo. Prima di andare, Eschilo cede il trono di
miglior tragediografo a Sofocle, raccomandandogli di non lasciarlo mai ad
Euripide.
↓
Prima
grande opera di meta teatro, ovvero critica teatrale.
La
scelta del teatro utile al cittadino di Eschilo rimanda al messaggio di Aristofane di ritornare ad un teatro
impegnato (NON VIENE ASCOLTATO)
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