ARISTOTELE in La Poetica
Egli fa un discorso descrittivo e non normativo sull’origine
della tragedia e sugli elementi costitutivi del teatro a livello di struttura.
Le famose unità aristoteliche di:
1) Tempo
= azione da svolgersi in un'unica giornata.
2) Spazio =
luogo all’aperto fisico e unitario.
Infatti gli avvenimenti al di fuori dell’azione principale vengono solo
raccontati da araldi.
3) Azione
= la più importante, quella che permette che il teatro sia autonomo in ogni sua
parte. Tutto ciò che va fuori dall’azione viene cantato o raccontato.
Es: prologo di
tipo monologico o dialogico. Bisogna far sapere allo spettatore cosa accade
prima dello spettacolo affinchè l’azione sia unitaria.
Gli elementi indispensabili del
teatro:
- Il
testo fisso
- Un
scenografia sia a livello materiale che di mimica degli attori, soluzioni di
macchine, spazi calcolati.
- La
musica
- La
recitazione
- OPSIS,
ovvero l’impatto delle spettatore nei confronti dell’azione scenica. E’ dato
dall’insieme delle cose prima dette, cioè se leggi solo il testo non lo puoi
capire.
Funzione del teatro
Lo spettatore prova una purificazione dei suoi sentimenti forti ed
eccessivi, i sentimenti vengono superati. Il vivere questi sentimenti lo fa
purificare: ELEOS E FOBOS
(pietà e paura).
MIMESI =
l’immedesimazione, il mezzo che porta alla catarsi. La mimesi veniva favorita
dall’uso di musiche “catartiche”.
CATARSI = è fine ultimo
della tragedia, ovvero purificare l’uomo grazie ai sentimenti di pietà e paura
che produce nell’animo, conferendo ad esso una sensazione gradevole di
rilassatezza. Questo processo è analogo egli effetti dei rituali bacchici.
A
quale pubblico si rivolge, o meglio per chi?
Ipotesi: descrive un teatro equilibrato, in contrapposizione agli eccessi del teatro
del IV secolo quando gli attori iniziano ad intervenire sul testo in maniera
arbitraria.
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