ESCHILO
- Combatte
in guerre persiane
- Viaggia
e rappresenta le sue opere a Siracusa e Gela, dove muore si narra ucciso da una
tartaruga lasciata cadere da un’aquila.
- Legato
alla religiosità classica
- Portavoce
della democrazia ateniese
- Scrisse
forse 90 opere, a noi pervenute solo 7
Cosa introduce?
Ø Il
secondo attore → dialogo!
Ø La
trilogia
Linguaggio
*
Ambiguo, adotta la
POLISEMIA,
possibilità di lettura a più livelli.
*
Musica serie,
sacrale e sublime, SEMNòS.
Mezzo per parlare alla ragione.
*
Coro interloquisce
con i personaggi.
I Persiani 472 a.C
La primissima opera pervenutaci.
Scritta dopo guerre persiane,
testimonia l’egemonia del mondo greco nel Mar Egeo.
La scena è ambientata nella reggia
persiana. Un messaggero narra lungamente
la battaglia e i suoi esisti, poi appare lo spirito del padre del re che da una
spiegazione etica alla disfatta: atteggiamento mentale di Serse e l’idea della HYBRIS (ùbris,
l’osare troppo, spingersi oltre i limiti), ovvero il re persiano ha superato i limiti umani ed è stato punito con la
sconfitta.
Eschilo rappresenta il dolore della
sconfitta visto dalla parte persiana.
L’Orestea 458
a.C
Unica trilogia a noi pervenuta, cioè una serie di tragedie collegate tra
loro alla quali si univa una tragicommedia. Nome della tragedia deriva dalle
divinità Erinni, che perseguitano
chi commette crimini, poi trasformate in Eumenedi,
sempre cattive ma con senso di giustizia funzionale.
Le tragedie sono:
1) Agamennone
L’uomo in ritorno
dalla guerra di Troia, narrata nell’Iliade, viene punito poiché aveva sacrificato la figli Ifigemia per avere
la meglio in guerra e qui viene ucciso
dalla moglie Coefore.
2) Coefore
È il racconto
di come Oreste, dieci anni dopo
l’omicidio del padre Agamennone, torni ad Argo e, su ordine di Apollo, porti a
compimento la propria vendetta dando
la morte alla propria madre ed al suo amante.
3) Eumenedi
Giudizio
del tribunale ateniese che assolve
Oreste grazie al contributo decisivo della dea Atena, la quale trasforma anche
le Erinni in Eumeridi, che saranno le future protettrici della città.
↓
Tragedia
che spiega passaggio da una società basata sulla stirpe e quindi sulla vendetta
ad una in cui è basata sulla polis, la città stato e il diritto che ne deriva.
Le Supplici 463
a.C
I sette contro Tebe 467
a.C → Antigone
Ultima parte di una trilogia andata perduta, la prima parte
era l’Edipo!. I figli del re di Tebe
si spartiscono la gestione della città alla morte del padre, ma uno dei due non
vuole lasciare il posto all’altro. Inizia la guerra tra fratelli. Vengono posti sette guerrieri alle porte dalla
città per difenderla, la settima della quale va ai due fratelli. Tutte le
porte reggono e la città è salva tranne
la settima poiché i fratelli si uccidono.
Il Prometeo incatenato
Opera molto diversa dalla altre
attribuita ad Eschilo. Fa parte di una trilogia non pervenutaci. Tipo di teatro diverso, in cui la musica è molto predominante e viene
a mancare un discorso politico.
Perché? Molto credono sia un falso,
cioè quello a noi pervenuto non è la versione originale. Altri invece si fidano
della tradizione.
Le teorie:
-
Scritta per pubblico non ateniese forse siciliano.
Vi è un parallelo con l’eruzione dell’Etna e in Sicilia non vi erano le polis,
ma vi era una struttura tirannica. Il discorso politico viene meno, si
preferisce la parte estetica dell’opera.
-
Questa è una riedizione posteriore fatta per un
pubblico diverso.
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